Talking points: "Non sarò in queste posizioni per tutta la stagione, tornerò davanti”

Le interviste e dichiarazioni più interessanti rilasciate dopo il GP d'Argentina della MotoGP™, dove Marc Marquez ha fatto piazza pulita per la seconda volta di fila

Le emozioni di un sorpasso da brivido. Le sensazioni di chi si è preso qualche rischio di troppo e di chi invece, a un certo punto, ha accettato di non riuscire a fare di più e si è accontentato.

Le dichiarazioni rilasciate dai protagonisti della MotoGP™ dopo il Gran Premio d’Argentina hanno coinvolto un dominatore assoluto, un pilota che ha tentato di dargli del filo da torcere, l’autore di un errore abbastanza palese e quelle di un collega che all’ultimo giro ha dato il tutto per tutto con un sorpasso che gli è valso il quinto posto.

Eccole di seguito.

Marc Marquez (Ducati Lenovo Team)

Come successo due settimane prima in Thailandia, a Termas de Rio Hondo lo spagnolo ha fatto il pieno portandosi a casa i 37 punti in palio.

Certo, non è stato facile. A dargli del filo da torcere è stato un avversario che conosce bene: “Sono davvero impressionato da mio fratello Alex. A un certo punto, infatti, pensavo che gli sarei arrivato dietro, quindi secondo. Guidava in maniera molto pulita, sempre veloce in curva. Ho notato che la sua gomma dietro non fumava e pensato: beh, è su un altro livello. Ho resistito, poi ho rischiato. E si è visto! Forse di rischi ne ho corsi troppi. Di certo, molti”.

Per l’iberico il 90° successo della carriera, considerando tutte le classi in cui ha corso nella cornice del Motomondiale. Si è così portato alla pari con Angel Nieto, una leggenda capace di 13 titoli iridati: “È stato lui ad aprire le porte al mondo del motociclistico per la Spagna”, le parole di Marquez. “Ci ha fatto conoscere le moto e il campionato del mondo. Essere alla pari con lui è un onore”.

Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team)

Per l’italiano un fine settimana lontano dal compagno di squadra Marc Marquez, che lo ha visto finire terzo nella Tissot Sprint e quarto nel GP di domenica: “Abbiamo colmato il divario durante questo weekend, ma non abbastanza. In gara il mio ritmo era abbastanza simile a quello dei primi due, ma non sono riuscito a stare con loro. Ho perso un po' di tempo con Franky e Johann”, cioè Morbidelli e Zarco. “Ma non era abbastanza per il podio”.

Il numero 63 riconosce di non essere ancora al livello dei migliori. Ma non molla: “Il campionato sarà lungo, è importante restare calmi in momenti come questo. L'anno scorso, a questo punto della stagione, avevo meno punti. Finire le gare è importante. Non voglio correre troppi rischi in queste situazioni. Sto lavorando sodo per risolvere i problemi e continuerò così. Non sarò in queste posizioni per tutta la stagione, tornerò davanti”.

Alex Marquez (BK8 Gresini Racing MotoGP)

Lo spagnolo si è ormai abbonato all’argento: ha chiuso infatti subito dietro al vincitore in entrambe le Sprint e i GP corsi nei primi due round del 2025.

“Di nuovo secondo! Oggi siamo stati più vicini che mai alla mia prima vittoria in MotoGP. Ho fatto del mio meglio e cercato di spingere. Quando ero davanti a Marc ho stressato di più la gomma posteriore alla curva 6 e alla 11. Anche alla 7 e alla 8”.

“Quando Marc mi ha attaccato alla curva 5 ed è andato largo, mi sono detto di provare a spingere e ho girato in 1'38.3”. Ma il fratello è stato ancora più determinato: “Ha fatto 1:38.2 e a quel punto mi sono accontentato. Non sarei riuscito a tenere quel ritmo, ero davvero al limite”.

Franco Morbidelli (Pertamina Enduro VR46 Racing Team)

Un grande ritorno per il ducatista, che in Argentina è salito sul podio a 1.414 giorni dall’ultima volta: “Sono trascorsi quattro anni nei quali abbiamo tenuto duro! È una sensazione incredibile. Il team se lo merita, abbiamo iniziato bene la stagione sin dai test, lavorando a fondo sui punti deboli. Siamo migliorati un passo alla volta”.

E c’è ancora del margine, soprattutto in qualifica: “Dobbiamo migliorare in alcune aree, come la posizione di partenza”.

Marco Bezzecchi (Aprilia Racing)

La domenica del riminese è finita alla prima curva, dove ha esagerato finendo a terra. Il suo è un mea culpa: “Ho frenato troppo tardi. Ho evitato Morbidelli ma ho colpito la ruota posteriore di Quartararo”, finito fuori pista, mentre l’italiano è caduto. “È stato un brutto errore da parte mia. Voglio scusarmi con lui”.

Fabio Di Giannantonio (Pertamina Enduro VR46 Racing Team)

Per il romano un GP iniziato con prudenza e poi esploso nel finale, quando ha riagganciato Johann Zarco (Castrol Honda LCR) per la quinta posizione.

“Faticavo un po' con l'anteriore perché scaldava molto. Era davvero difficile fermare la moto”.

In frenata, dunque, Di Giannantonio non si sentiva al massimo: “Così  per il sorpasso mi sono dovuto inventare qualcosa di diverso. Alla curva 11 mi sono detto, ora o mai più. Mi sono infilato all’interno e mentre ero in piega ho pensato: che bella mossa, voglio il video di questa manovra!”

Johann Zarco (Castrol Honda LCR)

Terzo in qualifica, il francese ha riportato la Honda nelle posizioni di vertice. Per gran parte del GP ha seguito da vicino Bagnaia, cedendo però nel finale, con l’assalto di Di Giannantonio all’ultimo passaggio che l’ha fatto scivolare in sesta piazza.

Il bilancio del transalpino è comunque positivo: “È stato un weekend quasi da sogno, dal primo giro del venerdì fino alla gara di domenica. È molto bello avere la possibilità di lottare con i migliori. Ho fatto di tutto per salire sul podio”.

“Rispetto alla Sprint di sabato, sono partito meglio. Ho lottato con Bagnaia, che si è difeso bene. Così non ho potuto sfruttare tutta la mia velocità, però. Lottare con lui è stato comunque positivo”.

Joan Mir (Honda HRC Castrol)

Nono sotto la bandiera a scacchi, l’ex campione del mondo della MotoGP, iridato nel 2020, vuole di più: “Stiamo vedendo dei passi avanti, ma per tutta la gara ho dovuto lottare con le KTM, che avevano un motore più veloce”.

“Ho dovuto attaccare molto in frenata surriscaldando l'anteriore. È stata una grande sfida, finire la gara. Non posso dire di essere contento, il potenziale della moto era più alto. Ma venivo superato sul rettilineo e difendermi era difficile. Dobbiamo capire cosa possiamo fare per risolvere questa situazione”.

COTA in arrivo!

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