Folle oceaniche e rumorosissime, piloti che rinunciando a un sorpasso non si danno pace. Alcuni hanno incassato e altri hanno osato, anche se non a tutti è andata liscia. A Jerez, oltre agli inseguimenti e ai sorpassi, sono fioccate le penalizzazioni. E non tutti l'hanno presa bene.
Ecco dunque, a motori spenti, le dichiarazioni più interessanti dal fine settimana spagnolo, quarto round del 2023.
“Non provarci mi avrebbe tolto il sonno”
All’ultimo giro del Gran Premio Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing) era l’ombra di Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team). Dopo aver condotto gran parte della gara ed essere stato superato dall’italiano, era pronto per fare il colpaccio.
La sua descrizione: "In fondo al rettilineo pensavo di essere messo bene. Mi sono avvicinato parecchio, ma in uscita non ho avuto lo slancio giusto. A quel punto ho pensato che avrei dovuto fare benissimo le due curve a destra veloci prima dell’ultima curva e tentare il sorpasso, perché non provarci mi avrebbe tolto il sonno. Ma Pecco nella penultima curva è stato perfetto e nella staccata successiva si è messo al centro della pista. Se ci avessi provato, sarei dovuto passare sul cordolo. Ad ogni modo, è stato fantastico e mi sono divertito molto. Una gara divertentissima. Io e Jack ci siamo superati un paio di volte, nell'ultima curva. Davvero bello. Sembrava di correre coi motard. Riproviamoci a Le Mans".
“Ce la giochiamo coi migliori!”
Nell’inverno qualcuno ha sollevato delle perplessità sulla capacità di Jack Miller (Red Bull KTM Factory Racing) di replicare i risultati ottenuti sulla Ducati, lasciata a fine 2022 per sposare l’avventura in arancione. Sarebbe stato in grado di portare la RC16 al top? La risposta è arrivata.
"Siamo riusciti a dare un po' di spettacolo. È fantastico sia per il team che per chi ha lavorato” nel reparto corse del marchio austriaco “negli ultimi due mesi, per mettere insieme la moto che abbiamo ora. Ce la giochiamo coi migliori e la sensazione è davvero fantastica".
"Per me non era così rischioso"
Fra gli episodi più caldi della domenica, il sorpasso di Bagnaia a Miller alla curva sei. L’australiano e l’italiano, nell’ordine, erano in piega. Il primo ha lasciato un varco e il secondo si è infilato, costringendo il rivale a rialzare la moto per evitare il contatto, visto che le traiettorie si stavano incrociando. L’episodio ha portato a una penalizzazione nei confronti del campione del mondo in carica, che ha incassato con stile e restituito la posizione all’avversario.
Nel post gara Bagnaia ha affrontato l’argomento con sobrietà: "Non vorrei parlare troppo della penalizzazione. L’accetto. Ma in futuro servirà coerenza. Il sorpasso secondo me non era così rischioso. Pensando ad altri contatti che ho visto finora quest’anno, penso che serva coerenza. Se la vedrò, accetterò questa penalizzazione”.
La parola anche a Miller: “Non me l’aspettavo proprio, non sapevo che si sarebbe infilato. Si sono visti parecchi incidenti lì, spesso finiti con degli highside”. E ancora: “L’ho visto all’ultimo momento e ho rialzato la moto”. Il ducatista ha chiesto scusa con un gesto, il numero 43 l'ha mandato a quel paese: “Ho avuto un attimo di frustrazione, è stato evidente, ma poi mi sono rimesso giù a testa bassa”.
"Non era una manovra da sanzionare"
A Jerez è stato penalizzato anche Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP™), che alla seconda curva del primo giro, stretto fra altri due piloti, è caduto coinvolgendo l’incolpevole Miguel Oliveira (CryptoDATA RNF MotoGP™ Team). Si è beccato un long lap penalty. Ma proprio mentre lo scontava, è andato largo finendo fuori dai limiti della pista. Così l’ha dovuto ripetere.
Tolta la tuta, a fine gara, ha avuto parole appuntite. Le ragioni della penalizzazione? "Non è stata data una spiegazione chiara. Credo di non aver fatto nulla di strano e penso che non fosse una manovra da sanzionare”.
"Stavo per piangere!"
Autore del miglior tempo nella prima sessione di libere, la wildcard Dani Pedrosa (Red Bull KTM Factory Racing) ha vissuto un fine settimana non solo positivo a livello sportivo, ma anche umano.
A proposito, l'iberico parla della Rider Fan Parade che l’ha portato a spasso per il tracciato di fronte agli 80mila che hanno riempito gli spalti.
"A un certo punto ci siamo fermati e mi hanno intervistato. Stavo per piangere! Mi sono commosso. E non solo per la folla. Era pieno di gente, gridavano il mio nome. Anche il calore degli altri piloti mi ha sorpreso molto. È stato forte, sono stati molto carini”.
"Alle 6:30 del mattino era già pieno!"
A Jerez gli spettatori sono stati tanti, oltre 160mila in tre giorni. E hanno fatto baccano, proprio come ai vecchi tempi. Uno scenario caloroso e suggestivo. Anche se qualcuno è stato disturbato. Fra loro Alex Marquez (Gresini Racing MotoGP™).
“Con il Covid di mezzo e tutto il resto ci sono state alcune dinamiche che hanno frenato le cose, per gli appassionati. La gente non veniva in circuito, seguire le corse era più complicato”. Nel Gran Premio di Spagna sembrava tornata la normalità: “È stato veramente bello, alle 6:30 della mattina, vedere che era già tutto pieno”. Ma quanto chiasso: “E io dormivo!”.
“Dobbiamo migliorare”
In questo avvio di 2023, le partenze sono il tallone d’Achille del team Aprilia Racing. Ne parla il poleman del GP spagnolo, Aleix Espargaro.
"Non posso fare meglio di così, in prova. La pole è il massimo. Sono partito per quattro volte dalla prima casella e ho perso quattro posizioni ogni volta. Ho provato a partire con un solo piede a terra, oppure con due. Oggi abbiamo aumentato la potenza in seconda marcia ed è stato ancora peggio, la moto impennava”.
"Dobbiamo migliorare il sistema. È un peccato, perché sono sicuro che se non avessi perso posizioni all’inizio e fossi stato primo o secondo, avrei potuto lottare per la vittoria o il secondo posto".