Nel test di Jerez KTM al lavoro sullo sviluppo nel lungo termine

All'indomani di una domenica incoraggiante, nella quale tutte e quattro le RC16 sono finite in top ten, la realtà austriaca fa il punto sulle attività

Nel Gran Premio di Spagna corso domenica scorsa a Jerez, per la prima volta nella stagione in corso, le quattro KTM schierate in MotoGP™ sono tutte finite fra i primi dieci.

Un segnale incoraggiante per il marchio austriaco, chiamato a recuperare terreno sul fronte tecnico rispetto alle Ducati, che stanno dominando la scena e hanno vinto in tutti e cinque gli appuntamenti iridati registrati finora.

In quest’ottica, il test ufficiale in programma oggi sul tracciato iberico rappresenta una ulteriore occasione per concretizzare il lavoro sul fronte dello sviluppo, che vede l’attività attorno alle RC16 molto intensa, con costanti novità in arrivo.

“Quando si provano piccoli dettagli nei fine settimana di gara, con i piloti impegnati sul Gran Premio, non è facile”, ha spiegato a proposito Aki Ajo, team manager del box Red Bull KTM Factory Racing. “Ecco perché la giornata di oggi è molto importante. È come sgomberare il tavolo, rendere le cose più semplici, testando magari cose che avevamo già provato in passato. Ci sono inoltre alcune novità per il futuro. Non si tratta di soluzioni immediate, ma di qualcosa in grado di darci informazioni che ci permetteranno di andare nella giusta direzione”.

KTM guarda insomma lontano, per prendere lo slancio necessario a progredire ulteriormente. Nel GP di Spagna la migliore RC16 è stata quella di Maverick Vinales (Red Bull KTM Tech3), quarto al traguardo. Nono il compagno di squadra Enea Bastianini, mentre Brad Binder ha chiuso sesto davanti a Pedro Acosta, entrambi coi colori Red Bull KTM Factory Racing.

Proprio il numero 37, nella mattinata del test, è finito a terra: “Pedro sta bene - il commento di Ajo - una caduta non aiuta, ma succede. Poi c’è il vento, che non è il massimo”.

“La lista delle cose da fare è lunga, ma lo sono anche le giornate, quindi possiamo fare ancora tanto, il più possibile. Raramente si riesce a completare il programma di un test, perciò vanno definite delle priorità. Sono molte le cose che dobbiamo provare, non solo per il breve termine, ma anche per lo sviluppo nel lungo termine".

Il lavoro sembra dare dei frutti: “Da Austin, sembra che abbiamo trovato la direzione giusta. Ma è difficile, perché in MotoGP tutti migliorano continuamente". 

Il prossimo banco di prova sarà Le Mans, dove fra un paio di settimane si correrà il sesto atto del 2025. 

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