"Quando ero piccolo non ero troppo interessato alla MotoGP™ o in generale alle gare in TV. I miei idoli quindi non sono stati Valentino Rossi, Casey Stoner o Jorge Lorenzo come per molti altri, ma mia sorella”. Anche lei pilota.

Parole, queste, rilasciate da Ai Ogura, rookie della classe regina in sella all’Aprilia del Trackhouse MotoGP™ Team, all’emittente a stelle e strisce CNN durante lo scorso fine settimana di gara, svolto ad Austin in occasione del GP delle Americhe.

“Eravamo una famiglia normale”, ha raccontato il giapponese, campione del mondo in carica della Moto2™. “Insieme a mia sorella e ai miei genitori, nei fine settimana, andavamo a correre. Eravamo nella stessa categoria e lei mi batteva sempre. Per me quindi non è un bel ricordo, ma per lei sì”.

La CNN ha anche interpellato il team owner Justin Marks, che ha commentato così la scelta di puntare sul nipponico: “Le strade per noi erano due. Essere una realtà americana che resta attaccata alla sua nazionalità dando appunto priorità agli americani, oppure rendere il team un volano di crescita internazionale per il nostro brand. Abbiamo scelto la seconda opzione, valorizzando parallelamente il fatto che siamo americani e vogliamo celebrarlo. La nostra funzione è espanderci a livello internazionale”. 

I risultati raccolti da Ogura nelle prime uscite del 2025 sembrano suggerire che la scelta del team è stata azzeccata: sesto nella classifica generale dopo tre GP, è il miglior pilota Aprilia nella corsa al titolo e nel round d’apertura ha raccolto un sorprendente quinto posto. Un rookie non era protagonista di un avvio così esplosivo dal 2013, quando il futuro sei volte campione del mondo della MotoGP, Marc Marquez, ha ottenuto un podio nella sua prima gara nella top class. 

"Sono un pilota della MotoGP e l’obiettivo è essere il migliore”, ha affermato Ogura descrivendo la sua mentalità. "Ora sono abbastanza tranquillo, ma i primi giorni mi sentivo come se battere Marc Marquez fosse impossibile. Ora le cose sembrano più alla portata”.