Vincere il titolo in MotoGP™ con un team indipendente: possibile? Le performance offerte quest'anno da piloti come Jorge Martin (Prima Pramac Racing) e Marco Bezzecchi (Mooney VR46 Racing Team), che insieme hanno conquistato tre degli otto GP disputati e in classifica sono ben piazzati, giocano a favore di questa tesi.
In attesa di conoscere il verdetto della pista, con 12 round su 20 ancora da disputare, ecco uno sguardo al passato per ricordare chi, qualche anno fa, era riuscito nell'impresa.
L'ultimo aveva il numero 46
Valentino Rossi è stato l'ultimo pilota a vincere un titolo nella classe regina correndo per un team non ufficiale. È successo nel 2001, con i colori Nastro Azzurro Honda. Nella struttura ufficiale, caratterizzata dal logo Repsol, c’erano Alex Criville e Tohru Ukawa.
Rivoluzione Roberts
Fra gli italiani anche Marco Lucchinelli e Franco Uncini, nel 1981 e 1982, sono saliti sul tetto del mondo senza alle spalle un team ufficiale. Lo hanno fatto entrambi sulle Suzuki. Prima di loro c’era riuscito Kenny Roberts, che nel 1978 riuscì a battere Barry Sheene su una Yamaha non direttamente gestita da Iwata. Il californiano è stato il primo a vincere un titolo per il Paese a stelle e strisce.
Per un pelo
Ci sono poi i piloti che non ci sono riusciti ma ci sono comunque andati vicini. Fra loro Sete Gibernau e Marco Melandri, gli unici in grado di dare del filo da torcere a Rossi nel 2003 e 2004, sulle Honda. Lo spagnolo, in particolare, è stato protagonista di diversi duelli con l’asso di Tavullia dopo il passaggio dell’italiano dalla casa dell’ala dorata alla Yamaha.
L'anno d'oro di Morbidelli
Più di recente, sono stati Franco Morbidelli e Fabio Quartararo a stare coi primi guidando moto gestite da team non ufficiali. La coppia, oggi nella struttura Monster Energy Yamaha MotoGP™, vestiva i colori Petronas. L’italiano è stato vice campione iridato, in un 2020 influenzato dalla pandemia.
Bestia vera
Nel 2022, al suo secondo anno in top class, è stata la volta di Enea Bastianini, oggi col Ducati Lenovo Team e nella scorsa stagione con Gresini. Tre vittorie nelle prime sette gare lo avevano messo seriamente in corsa per il titolo. Epiche poi le sfide con l’attuale compagno di squadra Francesco Bagnaia a Misano e ad Aragon, decise al fotofinish. In novembre, lo scorso anno, ha ottenuto il bronzo finale.
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