Il futuro di Rossi tiene banco a Buriram

Il Dottore si prepara ad un 2020 al vertice e annuncia l’arrivo di un nuovo capo tecnico

Nella conferenza stampa del PTT Thailand Grand Prix non sono mancate notizie scottanti, come quella di Valentino Rossi (Monster Energy Yamaha MotoGP) pronto per tornare super competitivo nel 2020 accogliendo come capo meccanico David Muñoz, già parte della VR46, attualmente al fianco Nicolò Bulega (SKY Racing Team VR46) e con Pecco Bagnaia (Pramac Racing) nel 2018 quando ha vinto il titolo in Moto2™.

Il prossimo anno il pesarese avrà 41 anni e questa decisione dimostra la sua voglia di mettersi di nuovo in gioco, provare ancora a ricorre il decimo titolo iridato.

Lo stesso Rossi spiega con precisione come si sia arrivati alla fine del rapporto con Silvano Galbusera, suo capotecnico dal 2014. “Questa decisione nasce da un insieme di fattori. Silvano voleva continuare a lavorare in Yamaha ma con un compito meno stressante potendo passare più tempo a casa; Yamaha voleva rafforzare il test team per il prossimo anno e aumentare il lavoro di sviluppo in Europa”.

Quindi, nel 2020 vedremo Muñoz al fianco del nove volte iridato che spiega le ragioni per cui ha scelto il tecnico spagnolo: “L’anno scorso ha fatto un ottimo lavoro con Pecco, anche quando la pressione si è fatta pensate ha sempre mantenuto la calma. Neanche quando, a poche gare della fine del campionato, Pecco iniziava ad essere nervoso temendo di non vincere il titolo”. Un cambio così radicale non può che confermare la voglia di Rossi di tornare di nuovo al vertice aspirando ad un 2020 da grande protagonista.

Rossi continua a parlare della separazione da Galbusera: “Onestamente non pensavo che le nostre strade si sarebbero divise, ma ne abbiamo parlato e abbiamo deciso che Silvano passerà al test team e io avrò un nuovo capo meccanico. Sono emozionato per questa nuova avventura. Lui (David Muñoz n.d.r.) non ha esperienza in MotoGP™ ma ha delle buone idee e, alla fine, siamo tutti molto felici. Anche Silvano è contento di entrare a far parte del test team; proviamo e vediamo che cosa succederà”.

Guardando al 2020, il pesarese è ottimista e fiducioso: “David è stato il primo a cui abbiamo pensato perché ci conosciamo già bene, ho visto come lavora nella nostra squadra. È un peccato per la nostra scuderia perché è una figura davvero molto importante ma è una prova che volevamo fare. Stiamo a vedere”.

La notizia arriva a meno di 24 ore dalla prima sessione di libere del PTT Thailand Grand Prix, un appuntamento dove Rossi è stato molto competitivo nel 2018 scattando dalla prima fila e restando per tutta la corsa nel gruppo di testa. Che cosa riserverà questo fine settimana per il Dottore?

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